CIRCOLO TENNIS LANCIANO

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SINTESI STORICA
DAL 1967 AI 2006

 

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Tutte le notizie riportate sono state desunte dalla lettura dei verbali delle varie riunioni, dove essi siano risultati leggibili. La seguente ricostruzione storica viene donata gratuitamente al Circolo Tennis Lanciano in formato PDF . Qualsiasi modifica può essere eventualmente fatta dopo aver ottenuto autorizzazione dall’autore che detiene i diritti.

 

 

 

Il Circolo Tennis Lanciano nasce il 7 gennaio 1967 davanti al notaio Rocco Marino del collegio Lanciano-Vasto.
(In realtà l’ idea nacque qualche mese prima, precisamente il 10 ottobre 1966 quando si stipulò una semplice scrittura privata con il nome di Circolo Tennis Frentano).

 

Davanti al notaio Rocco Marino, con l‟intento di fondare un circolo tennis comparirono i seguenti signori:

 

De Cecco Adolfo, medico, classe 1925.
Buonerba Michele, medico, classe 1936.
Carlini Antonio, medico, classe 1928.
Esposito Berardino, geometra, casse 1936.
Falconio Antonio, medico, classe 1935.
Sciarretta Donato, medico, classe 1931 con procura speciale a rappresentare Maresca Antonio, ortopedico, classe 1931.

Labrozzi Alberto, veterinario, classe 1916.

Mastrangelo Nicola, commerciante, classe 1924.

Contento Alessandro, perito industriale, classe 1921.

De Luca Italo, notaio, casse 1922.
Cibotti Antonio, ingegnere, classe 1923.
Di Mattia Giuseppe, industriale, classe 1924.

D‟Autilio Aldo, commerciante, classe 1923.
Ranzi Luigi, imprenditore edile, classe 1931.
De Angelis Raffaele, notaio, classe 1912.

In quella stessa occasione fu letto dal notaio Rocco Marino ed approvato all‟unanimità dai comparenti il primo statuto.

 

PRIMO CONSIGLIO DIRETTIVO

(7 GENNAIO 1967-18 DICEMBRE 1967)

Presidente DI MATTIA GIUSEPPE

Vice-presidente Falconio Antonio

In quella sede fu nominato provvisoriamente ed all‟unanimità il primo consiglio direttivo in base a norme transitorie previste dallo statuto appena adottato e fu composto da:
Di Mattia Giuseppe, presidente,
Falconio Antonio, vice-presidente,

Esposito Berardino, tesoriere,

De Angelis Raffaele, consigliere,

De Cecco Adolfo, consigliere, 

Ranzi Luigi, consigliere, 

Mastrangelo Nicola, consigliere,

Nella stessa circostanza furono eletti i revisori dei conti nelle persone di: Labrozzi Alberto, Contento Alessandro e Sciarretta Donato.

Il Circolo Tennis ebbe come sede provvisoria gli uffici della Reale Mutua Assicurazioni, messi a disposizione dal signor Berardino Esposito, in via per Fossacesia n.7.

Il primo consiglio direttivo si riunisce per la prima volta il 3 marzo 1967 ed esamina l'offerta del signor Di Bucchianico Armando per la concessione gratuita di un terreno di mq. 4000 circa in via Santo Spirito per la costruzione di due campi da tennis.
L'atto di acquisizione del terreno viene stipulato il 3 giugno 1967.
Lo stesso consiglio incarica la ditta Ferrario di Milano per la costruzione di 2 campi per una cifra complessiva di 3 milioni ed ottocentomila lire.
Vista la necessità, si acquista un altro appezzamento di terreno di 300mq. sempre dal Di Bucchianico per una somma di £. 300.000.

Viene fissata a £. 10.000 l'anno la prima quota sociale.
Allo scopo di reperire altro denaro si decide di aumentare il numero dei soci fondatori fino ad un massimo di 50 unità previo esborso di una somma di denaro.

 

SECONDO CONSIGLIO DIRETTIVO

(18 DICEMBRE 1967-10 OTTOBRE 1969)

Presidente POZZOLINI CAMILLO

Vice-presidente Maresca Antonio

La presidenza Pozzolini si evidenzia per la trattativa d'acquisto di altri 1.200 mq. di terreno dove troverà posto la costruzione della palazzina al servizio dei campi , con spogliatoi, docce e sede sociale.
La quota sociale viene aumentata a di £. 18.000 ed il nolo campo viene fissato a £.500 l'ora.

Si iscrive il Circolo Tennis alla F.I.T.

 

TERZO CONSIGLIO DIRETTIVO

(10 OTTOBRE 1969-27 MARZO 1971)

Presidente POZZOLINI CAMILLO

Vice-presidente Falconio Antonio

Il 26 gennaio 1970 si definisce l‟acquisto con i sig.ri Di Bucchianico di un ulteriore pezzo di terrenodi 1.430 mq al prezzo di £. 400.000.
Si costruisce la palazzina con spogliatoi e docce, sauna e servizi al costo di £ 20 milioni circa.
Il bilancio chiuso al 31/12/1970 riporta un debito nei confronti del presidente Camillo Pozzolini di £ 15 milioni circa per anticipazione somme per lavori vari.

Il circolo si iscrive alla competizione a squadre “Coppa Facchinetti”
Si stabilisce di prendere contatti con la locale Cassa di Risparmio per estinguere il debito con il presidente Pozzolini.
Il signor Giuliane Pietro, assunto dalla ditta Ferrario di Milano come operaio, diventa curatore dei campi e primo custode del circolo in considerazione della esperienza acquisita durante la costruzione dei campi stessi.

 

QUARTO CONSIGLIO DIRETTIVO

(27 MARZO1971- 20 AGOSTO 1971)

Presidente POZZOLINI CAMILLO

Vice-presidente Falconio Antonio

Durante il mese di agosto 1971dopo appena 4 mesi dall‟ elezioni si dimettono per motivi personali il presidente ed il tesoriere e si indicono nuove elezioni.

 

QUINTO CONSIGLIO DIRETTIVO

(20 AGOSTO 1971- 9 FEBBRAIO 1974)

Presidente FALCONIO ANTONIO

Vice presidente dott. Donato Sciarretta.

Nel 1972 con la cifra di £.50.000 si diventa soci fondatori.
Con i fondi reperiti si costruisce il cancello d‟ingresso e si definisce il perimetro della proprietà. IL 20 agosto 1973 si delibera lo scavo di un pozzo artesiano per innaffiare i campi.

 

SESTO CONSIGLIO DIRETTIVO

(9 FEBBRAIO 1974 – 2 OTTOBRE 1976)

Presidente FALCONIO ANTONIO

Vice- presidente Costantini Angelo

Il 1° marzo 1974 si istituisce la carica del “Consigliere di Turno”. Ogni 15 giorni a rotazione un consigliere oltre ad essere presente per almeno una volta al giorno al circolo, dovrà sovrintendere albuon andamento dell‟associazione.
L‟ex presidente Camillo Pozzolini 
chiede la restituzione della somma di un milione di lire, ultima quota della sua anticipazione.

I soci Falconio e Sciarretta consegnano all‟ex presidente Pozzolini Camillo, trasferitosi ormai a Pescara la somma in saldo di £. 1 milione
Pozzolini rinuncia (1974) alla restante cifra di 8 milioni, considerandola dono personale al circolo tennis Lanciano.

Inoltre vi aggiunge sempre come dono 4 pali per l‟illuminazione, provenienti dal campo da tennis di sua proprietà ubicato in via Cappuccini. (In prossimità dell‟attuale parcheggio della Bls.)
Viene incaricato come istruttore il giovane Raffaele Sacco, cresciuto tecnicamente sui campi del circolo.

Il dott. Raffaele Sacco prova la Bancroft Players Special per conto del Tennis Italiano (Marzo 1979)

 

SETTIMO CONSIGLIO DIRETTIVO

( 2 OTTOBRE 1976- 10 DICEMBRE 1979 )

Presidente SCIARRETTA DONATO

Vice-presidente Lo Sordo Rosario.

Viene deciso di mettere in funzione una sauna.

Si prepara una revisione dello statuto da presentare all‟assemblea dei soci fondatori.
Durante i mesi estivi spesso vi è l‟interruzione delle forniture idri
che, pertanto si delibera la messain opera di un serbatoio di 1.500 litri d‟acqua in modo da alleviare i disagi dei soci a causa della mancanza d‟acqua per la doccia.
Il 18 settembre 78 si decide di adibire una stanza del piano superiore a palestra.
Il no
lo campo viene portato a £. 1000 l'ora cadauno. Il doppio a £. 750.

 

OTTAVO CONSIGLIO DIRETTIVO

( 10 DICEMBRE 1979-10 GIUGNO 1980 )

Presidente COSTANTINI ANGELO

Vice-presidente Saraceni Adriano

Vengono rubate durante la notte le reti dai campi.
Si esamina la posizione del custode Giuliane Pietro prossimo al pensionamento.

 

NONO CONSIGLIO DIRETTIVO

( 10 DICEMBRE 1980- 30 GIUGNO 1984 )

Presidente SARACENI ADRIANO

Vice-presidente Carlini Antonio
Viene dato incarico al geom. D‟Intino per la realizzazione di una tribunetta al servizio del campo 1.

Il custode Giuliane Pietro, al quale è stato chiesto in precedenza di non interrompere la collaborazione con il circolo, viene autorizzato a riscuotere le quote sociali.
Viene dato incarico p
er la realizzazione di una rampa d‟accesso al circolo per una spesa di £.2.300.000.

Nella seduta del 19 maggio 1981 si rinnova l‟incarico al maestro Raffaele Sacco per tenere dei corsi di tennis per una cifra di 700.000 lire pari all‟anno precedente.
Il socio Bucci Luigi con lettera scritta propone al consiglio la creazione di una palestra di ginnastica al piano superiore della palazzina.
Il 22 gennaio 1982 il consiglio accetta le dimissioni del custode Giuliane Pietro per raggiunti limiti 
d'età e si interpella il sig. Pierluigi Angelo che si riserva di decidere a breve se accettare l'incarico di nuovo custode.
Il signor Pierluigi Angelo viene incaricato per un periodo di prova di tre mesi (dal 1° marzo al 1° giugno 1982) con un compenso lordo di £. 450.000 mensili.

 

DECIMO CONSIGLIO DIRETTIVO

(30 GIUGNO 1984 – 12 aprile 1987)

Presidente SCIARRETTA DONATO

Vice-presidente Paone Alberto.

Iniziano le trattative con Gigi Leonelli per l‟acquisto del pallone pressostatico più accessori.
La trattativa si conclude con l‟acquisto dello stesso per una cifra di dieci milioni, più quattro pali per l‟illuminazione
Si affida al socio Fantini Antonio il compito di acquistare attrezzi per arredare la palestra per una somma di 600.000.
Il consiglio offre la possibilità di acquistare 6 anni di quote sociali al costo di £500.000 invece di 540.000.

Su proposta del socio Di Pietro Mario il consiglio decide l‟istallazione di 12 pannelli solari sul tetto della palazzina sfruttando un offerta dell‟ENEL (contributo del 30% a fondo perduto, rimanente rateazione in 5 anni ad interesse agevolato).
Il consiglio da il via ai corsi di ginnastica serali tenuti dal prof. Fantini nella palestra del circolo.
Si studia la possibilità di una ristrutturazione parziale del piano terra con vano da destinare a punto ristoro.

Durante l‟estate del 1985 il posto di Pierluigi Angelo viene preso dal nuovo custode Porreca Concezio per un compenso minimo mensile di £ 750.000.
Il consiglio affianca il maestro Di Loreto al maestro Bonanni nella gestione della scuola SAT.
In concomitanza con i campionati del mondo del 1986 (Messico) si organizza un torneo di calcetto sul campo 2.
Viene offerta la cifra di 1 milione e 500 mila al vecchio custode Angelo Pierluigi per comporre bonariamente la controversia 
nata durante l‟ultimo periodo della sua gestione in qualità di custode. Il comune di Lanciano stanzia £ 50 milioni per l‟esproprio di un terreno attiguo allo scopo di costruire campi comunali da dare successivamente in gestione al circolo tennis.
Il progetto dei campi comunali viene realizzato dal geom. Spinoglio Aldo.

Nell‟ottobre 1986 viene esaminato una proposta di statuto.
Il 02 /12/1986 viene convocata l‟assemblea dei soci fondatori per l‟approvazione del nuovo statuto.
(Libretto giallo)
La controversia Circolo 
Pierluigi Angelo si chiude con il versamento allo stesso della cifra di £. 4.200.000.

 

UNDICESIMO CONSIGLIO DIRETTIVO

(12 APRILE 1987- 6 MAGGIO 1989)

Presidente SCIARRETTA DONATO

Vice-presidente Paone Alberto.

La giunta regionale elargisce al circolo un contributo di £. 704.000.
Si definisce il rapporto con Di Loreto per le lezioni di tennis.
Si invia una lettera al comune di Lanciano dove si chiede notizie sui costruendi campi comunali adiacenti al circolo.
Revisione rete elettrica ed integrazione illuminazione campi.
Il numero massimo dei soci viene fissato a 150 unità
Il socio Aldo Spinoglio viene nominato socio benemerito per 3 anni per aver progettato i campi comunali.

 

DODICESIMO CONSIGLIO DIRETTIVO

 ( 6 MAGGIO 1989 – 23 OTTOBRE 1992 )

Presidente SCIARRETTA DONATO

Vice-presidente Paone Alberto.

Il comune di Lanciano comunica al presidente l‟avvenuta erogazione del mutuo per la costruzionedei campi comunali.
 Viene redatto un regolamento interno.

Viene revisionato l‟intero impianto elettrico ad opera dell‟ing. Enrico Spinoglio

Si discute sull‟opportunità di acquistare una seconda copertura pressostatica e si contatta la Plasteco di Milano.
Costo della copertura £. 40 milioni + iva, trasporto compreso.
Si estingue il fido di 10 milioni con la Cassa di Risparmio e si apre un altro fido con la Banca Popolare per 50 milioni di lire.

Il comune paga al circolo la cifra di 25 milioni circolo a titolo di indennizzo esproprio terreno per costruzione campi comunali.
Viene posto sotto sequestro il bar da parte dei NAS per irregolarità igieniche.
Il presidente interviene presso il Procuratore della Repubblica dott. Tullio Moffa ed il bar viene subito riaperto.

 

TREDICESIMO CONSIGLIO DIRETTIVO

(23 OTTOBRE 1992 – 12 NOVEMBRE 1995)

Presidente FALCONIO ANTONIO

Vice-presidente De Angelis Sergio

Si discute sulla necessità o meno di avvalersi di un contabile esterno al consiglio. Si discute sulla necessità di contrarre una polizza assicurativa per eventuali infortuni che potrebbero verificarsiall‟interno del circolo.
Il circolo tennis avendo ancora solo 2 campi, ne destina uno alla scuola SAT, diretta dal maestro Di Loreto.

Ma non tutti sono d‟accordo.

Il 4 ottobre 1993, il presidente riferisce di essersi informato presso il comune su quando saranno a messi a disposizione del circolo i nuovi campi. La risposta è vaga, si fa riferimento a non ben identificati problemi burocratici.
Si decide allora, di rimontare i palloni pressostatici sui campi 1 e 2 nonostante non offrano garanzie di sicurezza.

Si contrae abbonamento a Tele+2 per tutto il 1994.
La scuola SAT diretta dal Maestro Di Loreto inizia a gennaio dopo la sistemazione dei palloni.

In occasione dell‟assemblea generale dei soci del 15 aprile interviene in qualità di assessore allo sport il prof. Fantini Antonio, il quale illustra i 3 punti inderogabili della futura convenzione che si andrà a stipulare per la gestione dei campi.

1) L‟impianto deve essere accessibile a tutti.
2) La struttura deve essere concessa anche ad altri enti limitatamente alla disputa di tornei interni.

3) I costi di gestione devono essere a totale carico del circolo.

Viene presentato Nicola Del Malvò che si rende disponibile per la custodia del circolo al posto di Concezio Porreca.

 

QUATTORDICESIMO CONSIGLIO DIRETTIVO

(12 NOVEMBRE 1995 – 25 OTTOBRE 1998

Presidente FALCONIO ANTONIO

Vice-presidente Sideri Lucio

Si discute sull‟opportunità di ristrutturare la sede sociale.
Il circolo tennis chiede al comune il rinnovo della convenzione per “almeno un decennio”.
Il comune in data 2 sett. 96 accredita la somma netta di £. 17.493.551 per vecchio esproprio di terreno.
La commissione edilizia approva il progetto di ristrutturazione della palazzina (sede sociale) e la 
ditta Sozio si aggiudica la gara d‟appalto per la cifra di £.140.500.000 .
Le riunioni del consiglio direttivo si tengono presso l‟Hotel Anxanum vista l‟indisponibilità della 
sede sociale per ristrutturazione.
L‟arch. Giovanni Spadano viene chiamato a seguire i lavori per conto del circolo.
Si dimette il custode Nicola Del Malvò e viene sostituito provvisoriamente da De Felice Ilo.
La ditta composta da Di Campli Gabriele, Di Campli Thomas e Massimo Placanica si aggiudica la gara per la custodia del circolo tennis.

 

QUINDICESIMO CONSIGLIO DIRETTIVO

( 25 OTTOBRE 1998 - 20 MAGGIO 2001)

Presidente FALCONIO Antonio

Vice-presidente Fantini Antonio

Viene estinto il debito pregresso (£ 38milioni) dovuto alla ristrutturazione della palazzina.
Il consiglio propone all‟assemblea dei soci un progetto per la copertura fissa dei campi 1 e 2 con tribuna interna alla copertura di 50 posti a sedere per ogni campo. Rifacimento completo degli scarichi per la raccolta delle acque piovane, in quanto forti erano le avvisaglie nelle giornate di pioggia di possibili allagamenti di tutto il circolo.

L'opera ammonta a £.475 milioni al lordo del ribasso d‟asta, finanziabile con mutuo da restituire al Credito Sportivo in quindici anni al tasso del 2%.

La regione Abruzzo con lettera scritta attesta di farsi carico degli interessi
Modifica dello statuto in osservanza ai D.Lvi 460 e 446 del 1997.(Libretto verde)
Acquisto attrezzi palestra per un costo di £ 16 milioni.
Ristrutturazione locali piano terra con posa in opera di una nuova sauna.
Nel mese di maggio 1999 il consiglio direttivo incarica il sig. De Rentiis Leopoldo di riordinare e seguire i dati contabili.
Il bilancio al 31 dicembre 2000 si chiude con un attivo di £.43. 987.921
Il vice presidente porta all
‟attenzione dei soci, in sintesi, i bilanci consuntivi del 1998, 1999 e 2000, evidenziando un consolidato attivo di oltre 40 milioni l‟anno.
Questo raffronto garantirebbe certezza per un investimento pluriennale allo scopo di migliorare le strutture del circolo.
La notte del 7 settembre 2000 causa forte temporale il circolo tennis si allaga totalmente.
In particolare i campi comunali in sintetico si trasformano in una gigantesca piscina.

Negli spogliatoi, ugualmente allagati con oltre 50 cm d‟acqua, viene rinvenuto morto annegato un topo di dimensioni eccezionali.

 

SEDICESIMO CONSIGLIO DIRETTIVO

(20 MAGGIO 2001 – 18-19 GIUGNO 2001

Presidente FALCONIO ANTONIO

Vice-presidente Di Cecco Nicola

Questo consiglio direttivo rimane in carica pochi giorni vista l‟estrema litigiosità dei componenti che non riescono a trovare l'accordo su nessun tema. Rimane in carica solo il presidente per l‟ordinaria amministrazione e per condurre il circolo a nuove elezioni che si terranno nel mese di settembre 2001.

 

DICIASSETTESIMO CONSIGLIO DIRETTIVO

(9 SETTEMBRE 2001- 3 APRILE 2003)

Presidente DI CECCO NICOLA

Vice-presidente Battistini Angelo

Il 7 gennaio 2002 si dimette il presidente dei revisori dei conti.
Aveva più volte segnalato la non corretta giustificazione delle spese che si andavano sostenendo.

Il collegio dei revisori con il nuovo presidente Mario Di Pietro approva a maggioranza il bilancio consuntivo 2001
Il seguente consiglio si caratterizza per la proposta di un nuovo progetto meno impegnativo dal punto di 
vista economico e realizzativo: copertura fissa del campo 5 e per l‟organizzazione del “Torneo Internazionale ITALY 3”.

Il consiglio chiede un prestito chirografico alla Bls di € 40.000 per far fronte ad ulteriori speseinerenti la copertura del campo 5.
Il 3 aprile 2003 si dimette il presidente Nicola Di Cecco.

 

DICIOTTESIMO CONSIGLIO DIRETTIVO

(3 APRILE 2003- 27 GIUGNO 2004)

Presidente D’ANGELO FABRIZIO

Vice-presidente Battistini Angelo

Il consiglio direttivo trova l‟accordo al proprio interno per continuare l'esperienza amministrativa nominando presidente D‟Angelo Fabrizio.
L‟agenzia delle entrate dell‟Aquila chiede con una informativa l‟effettiva sussistenza della natura 
ONLUS del circolo.

In data 16 giugno 2003 il consiglio risponde alla richiesta per mano del segretario asserendo che la dicitura ONLUS è stata trascritta sullo statuto per mero errore materiale e pertanto si chiede la cancellazione del Circolo Tennis Lanciano dall‟elenco delle associazioni ONLUS.

 

DICIANNOVESIMO CONSIGLIO DIRETTIVO

(27 GIUGNO 2004- IN CARICA FINO AL GIUGNO 2007)

Presidente FALCONIO ANTONIO

Vice-presidente Marfisi Lorenzo

Il consiglio assume l‟impegno di contattare la ditta Legnotek per risolvere il problema della condensa nel campo 5.
Si discute circa l
‟opportunità di coprire il campo 2 con un pallone pressostatico.
Viene presentata una petizione firmata da 40 soci per convocare un  assemblea straordinaria allo 
scopo di discutere di alcune presunte irregolarità amministrative sollevate dal socio Valente Roberto.

L‟assemblea viene tenuta il 2 febbraio 2005.
Le spiegazioni fornite dal presidente non soddisfano pienamente un gruppo di soci, che scelgono di non far parte più del Circolo Tennis.

I soci fuoriusciti creano di fatto una nuova associazione sportiva denominata Anxa, iniziando una propria avventura sportiva presso altri campi cittadini.
Il 7 luglio 2005 si acquista un pallone pressostatico presso la Plasteco di Milano.
Il consiglio assume un mutuo con la Bls per ripianare il debiti giacenti sul conto corrente i cui interessi passivi sono estremamente onerosi.

Il 18 settembre 2006, dopo vari tentativi andati a vuoto, l‟assemblea generale dei soci a maggioranza qualificata, approva le integrazioni statutarie che consentono al circolo di permanere nella lista delle associazioni no-profit e godere dei vantaggi fiscali previsti dalla legge.
Viene sistemata erba sintetica sui campi comunali e si procede alla sistemazione degli spogliatoi con fondi del comune.

 

Antonio Fantini ottobre 2006

 

 

 

 

 

 

 

Al signor Presidente ed al signor Segretario dell’assemblea generale dei soci del 3 settembre 2001.

 

 

Io sottoscritto Fantini Antonio socio del circolo tennis Lanciano, nonché presidente del collegio dei Revisori dei Conti dello stesso circolo,

 

chiedo alla S.V.

 

che la presente relazione da me letta nel corso dell’assemblea venga  inserita integralmente nel verbale dell’assemblea stessa. nella trattazione del 1) punto all’ordine del giorno: copertura campi 1 e 2.

 

Antonio Fantini

 

Lanciano 3 settembre ’01

 

Mi corre l’obbligo intervenire in questa assemblea, oltre che   per offrire una  base di partenza per una discussione, si spera la più proficua possibile, ma soprattutto per fare chiarezza ricostruendo i fatti e le iniziative che hanno caratterizzato la vita del circolo tennis degli ultimi  anni.

Il motivo di questa ricostruzione storico – amministrativa,  che parte dalla fine degli anni settanta, è necessaria, perché  ritengo, che chi non conosce la storia non può programmare il futuro e chi non conosce, anche se per sommi capi, la storia del circolo tennis non può programmare il futuro e noi questa sera siamo chiamati a programmare il futuro del circolo tennis Lanciano, perciò,  è necessario tornare indietro di  qualche anno  per   capire oggi cosa è meglio  fare domani per il futuro del  nostro circolo 

Le mie posizioni sono note a tutti.

Sono favorevole alla copertura per 365 giorni l’anno dei campi di nostra proprietà con struttura fissa, come hanno già fatto da qualche anno il CT La Morgia e il CT Lupi.  Sarà quest’assemblea a determinare le scelte che saranno  messe in campo in  futuro,  mi limiterò  alla ricostruzione di fatti, secondo il mio punto vista ovviamente, ed ad informare tutti coloro che vorranno prestare un minimo di attenzione.

L’unica cosa che  chiedo al presidente e segretario dell’assemblea, che i nomi di coloro che voteranno  a favore o contro  l’o.d.g siano scritti con chiarezza nel verbale in modo che i nomi rimarranno negli atti ufficiali del circolo tennis.

 

1976-1977

 

Durante il 1976 ed il 1978 in seguito alle vittorie internazionali di Panatta e della squadra di coppa Davis, vi è anche a Lanciano come in tutta Italia un esplosione di praticanti il tennis.

Questo fenomeno ha portato nel giro di poco tempo alla nascita solo a Lanciano di tre nuovi Circoli tennis, La Morgia, Lupi e Leonelli.

I privati  si sa, vanno ad investire lì dove c’è possibilità di realizzare un guadagno.

 

Tutto questo fervore  lascia indifferente il circolo tennis.

 

Il circolo tennis assiste con  compiacimento e distacco al sorgere di queste nuove strutture, anzi qualcuno pensa  “meglio  così”, possiamo continuare nel nostro splendido isolamento  e  i nuovi tennisti, quelli che hanno iniziato negli anni del boom,  non   verranno a chiedere di poter entrare,  cosi i vecchi soci potranno continuare  a giocare senza nemmeno prenotare, perché i  campi sono sempre  liberi.

 

1984

 

Chiude il circolo tennis Leonelli e un numero notevole di tennisti della seconda ora spinge alle porte del circolo tennis.

Subito dopo, il c.t. Leonelli vende il pallone pressostatico  al circolo e questo dà la possibilità di cominciare a giocare anche d’inverno perché prima di allora su questi campi si giocava dalla primavera all’autunno.

 

1985-1986

 

Durante il 1986 viene istituita la prima scuola Sat che viene affidata al maestro Bonanni di Pescara, il quale viene retribuito con la cifra di 800.000 lire per 8 pomeriggi al mese..

Naturalmente questa non fu la prima scuola Sat istituita a Lanciano, vi era già stata una molto fiorente al circolo di Leonelli diretta dal maestro Leonzio. Da questa scuola sono poi venuti fuori i più bravi dell’epoca: Di Loreto, Piccirilli,  Di Nenno ed altri.

Durante questi anni qualcuno comincia a pensare che forse i due campi del circolo sono diventati  insufficienti.

Il geometra Aldo Spinoglio redige un progetto da presentare al comune per un possibile ampliamento della struttura.

Il progetto prevede anche la possibilità di due campi coperti fissi, nessuno  obietta nulla, l’unico dibattito che si apre è sul tipo di superficie da scegliere.

Il comune per realizzare quella struttura spende 600 milioni + il pagamento dei terreni espropriati.

Il circolo tennis oltre a ritrovarsi tre campi in  più, uno spogliatoio maschile, uno femminile e  un magazzino vanta  dal comune un credito di  71 milioni per l’esproprio del terreno di sua proprietà, di questo credito non tutti ne sono a conoscenza. 

 

1993

 

I lavori per la costruzione dei campi del comune sono stati conclusi ormai da molti mesi ma la struttura non viene consegnata al circolo, perché in comune vi è una  opposizione tecnica alla consegna della struttura. 

 

1994

 

Colpo di scena.

Il sottoscritto diventa per volontà del sindaco dell’epoca assessore allo sport del comune di Lanciano e logicamente il primo fascicolo che va a studiare è quello della costruzione dei campi.

 

Non vi è nessun ostacolo di ordine tecnico- procedurale -amministrativo, sblocco la pratica , e vado al circolo tennis a proporre la convenzione, la riunione si svolge al secondo piano della palazzina, ma con mia grande meraviglia alcuni consiglieri ed anche soci, cominciano a porre questioni di “lana caprina”, ma come?  dico a me stesso, il comune offre in convenzione la gestione una struttura del costo di 600 milioni + esproprio del terreno  e qui si nicchia. 

La struttura  è stata voluta fortemente dieci anni prima dal direttivo dell’epoca e realizzata dal comune qui vicino, proprio per affidarla al circolo tennis e qui si cincischia.

Ci si accorda per una convenzione della durata di due anni,  per prova mi si dice, se poi va bene in futuro si vedrà. Dopo quell’assemblea mi rendo conto del perché il nostro circolo per molto tempo è rimasto a guardare.

Subito dopo la stipula della convenzione con il comune il nuovo consiglio direttivo decide di ristrutturare la palazzina, si sposta la segreteria ed il bar nel magazzino affianco agli spogliatoi e si iniziano i lavori

Questa fu una decisione che non mi convinse pienamente perché ritenevo che bisognasse in via prioritaria investire sui campi, perché è l’uso intensivo dei campi che porta risorse alle casse del circolo e non la palazzina.

Secondo me bisognava prima intervenire sui campi in modo da rendere maggiormente appetibile il gioco del tennis con campi perfettamente agibili e curati e poi intervenire sulle altre strutture. 

Ricordo che a quei tempi  il rifacimento dei campi veniva affidato ai custodi e  i lavori procedevano con estenuante lentezza, i campi in piena estate rimanevano fermi  anche per oltre un mese  ed i risultati rimanevano molto scarsi. 

 

1996

La  convenzione in prova con il comune  ha dato esito positivo,   si sottoscrive questa volta senza grossi ostacoli  una convenzione della durata di dieci anni.

 

1998

Dopo diverse vicissitudini sulle quali preferisco sorvolare,  si prende possesso della palazzina ristrutturata.

Nell’ottobre 98 si vota per il consiglio direttivo. 

Tranne Antonio Falconio e Fabrizio De Felice il consiglio direttivo viene rinnovato totalmente.

Cito solo per promemoria  le azioni più importante portate avanti. 

Soluzione contenzioso caso  Sozio. (Restauratore della palazzina)

Adeguamento  dello statuto a norma di legge.

Rifacimento dei campi per la prima volta con ditta  specializzata. (E’ stata sufficiente una telefonata ad una ditta  di Giulianova).).

Acquisto sauna, idropulitrice e trabattello. 

Acquisto attrezzi palestra

Acquisto cucina ecc., ecc.

                  

 

Ma il nuovo consiglio lavora soprattutto su un’ idea.

 

L’idea è quella di consentire ai soci di giocare 365 giorni l’anno in ambiente: 

  1. Sicuro

Porto a conoscenza dell’assemblea che durante le prime settimane  del 1999 mentre i soci                 Massimo Placanica e Carmine Antonelli si accingevano ad iniziare un ora di gioco, il             pallone del campo 2 in seguito al peso di una leggera nevicata esplose letteralmente, i due         soci sono stati costretti ad uscire dal centro del pallone ormai squarciato ed un faro             precipitando sfiorò la testa di Antonelli.  

 

  1. Confortevole. 

Senza spifferi d’aria al collo che tanto giovano a chi soffre di dolori reumatici.

 

  1. Salubre 

Il pallone pressostatico si mantiene perché l’aria soffiata dal motore elettrico fa aumentare all’interno la pressione quindi è  assolutamente sconsigliato a chi soffre di pressione arteriosa alta. Inoltre i palloni pressostatici rispetto a quelli senza pressione presentano all’interno una maggior concentrazione di polveri, pulviscolo e pollini, con grave danno per le vie  respiratorie e ancor di più per chi soffre di allergie.

 

  1. Economico. 

I motori che soffiano aria nei palloni 24 ore su 24 consumano corrente elettrica per diverse centinaia di mila lire al mese, e senza contare i soldi spesi per ricucirli  tutte le volte che si sono  strappati e si strapperanno per il vento e la neve.

Spese di montaggio e smontaggio, cinghie che si spezzano in continuazione, motori d’emergenza che non partono perché le batterie si scaricano.

 

  1. Rispondente alle normative di sicurezza.   (Approfondire per credere).

 

Ma il circolo tennis non è fatto solo di campi ed allora perché non rifare da capo l’impianto raccolta acque piovane che è del tutto inesistente, la maggior parte dei soci non sa che queste griglie raccolta acque quando piove un po’ di più  scaricano acqua direttamente nei campi 3 e 4 .  Si allagano spogliatoi e magazzino. Chiedete  a Fiorenzo Iasci cosa gli è successo durante un temporale.

( Si sono verificati due allagamenti totali nel corso del 2000, quella verificatesi la notte tra il 7 ed 8 settembre 2000, ha provocato  danni  ingenti a tutte e cinque i campi ed ingenti sono state le spese per il ripristino della funzionalità dell’intero  circolo.)

 

 

E perché non sistemare i vialetti d’accesso ai campi 1 e 2 eliminando quella ghiaia che tanto disturba i giocatori quando vi si cammina speditamente, che rilascia polvere quanto tira vento e  genera pozzanghere quando piove? 

 

E perché non pensare di realizzare due tribunette una per campo che danno la possibilità durante le manifestazioni invernali tipo “palio” di assistere comodamente seduti alle partite in ambiente coperto, salubre e confortevole?

 

Quella che era inizialmente solo un idea viene concretizzata in un progetto redatto dall’ing. Di Campli su incarico del consiglio direttivo.

La scelta dell’ing. Di Campli è stata suggerita da me al consiglio direttivo che ha deliberato l’incarico all’unanimità per la particolare esperienza e competenza dello stesso nelle opere pubbliche.

Dopo diverse visite presso altri circoli per una verifica in concreto delle strutture da adottare la scelta cadde sulla “Copriscopri” di Milano, perché sembra la più aggiornata per questo tipo di strutture fisse.

        Campi coperti con tunnel unico separando i due campi con telo in plastica, lunghezza 75 metri, altezza m.10, larghezza m.21( 3 metri in più rispetto alle misure standard per inserire all’interno le tribune) con aperture laterali montate su binari e per tutto il campo per una altezza di m.2,50

        Illuminazione ex novo,

        Tribune in cemento all’interno dei campi, capienza 50 posti per campo con sedili di plastica tipo stadio, passamani in ferro verniciato.

        Rifacimento griglie raccolta acque piovane con scarico alle fogne comunali.

Rifacimento vialetti con superficie in betonelle.

Contenimento terrapieno della scarpatina con sistemazione area verde e piantumazione nuovi alberi sempre verdi.

Posizionamento zanche in cemento per contenimento terrapieno a ridosso della palazzina.

 

Il progetto così redatto tutto compreso secondo l’elenco prezzi regionale lavori pubblici, sviluppava una cifra a base d’asta di 485 milioni con il sistema della licitazione privata lettera “D” o della media mediata.

Dalla cifra della copertura campi che ammontava a 212 milioni la “CopriScopri” scrisse una lettera al circolo, firmata dall’ing. Arosio, che ci avrebbero fatto uno sconto all’atto dell’ordine del 10%, sarebbe a dire 21 milione in meno solo sulla copertura. Ossia 191 milioni.

 

Contestualmente a questo progetto si contattò il Credito Sportivo Italiano per l’acquisizione di un eventuale  mutuo di circa 500 milioni.

 

Dal Credito Sportivo ci fanno sapere che la cosa si può fare come mutuo ipotecario, ma che la proprietà del circolo deve avere come valore almeno il doppio del mutuo richiesto.

A questo punto si richiama l’ingegner Di Campli che aveva già elaborato il progetto  gli si chiede cosi come richiesto dal Credito Sportivo una perizia giurata sul valore della proprietà del circolo tennis. La perizia giurata sviluppa la cifra di 900 milioni.

Questa cifra sarebbe poi stata verificata dai tecnici del Credito Sportivo con una visita presso i nostri campi all’atto dell’inoltro della domanda.

 

Il Credito sportivo avrebbe elargito un  mutuo ad interessi bassissimi (2,50 circa ) e sviluppando una rata annuale di ammortamento  per 15 anni di circa 35 - 40 milioni l’anno.

LA REGIONE ABRUZZO DOPO UNA LUNGA TRATTATIVA SI IMPEGNA PER ISCRITTO AD ACCOLLARSI TOTALMENTE GLI INTERESSI DEL MUTUO.

 

 

A questo punto per poter partire mancavano due dati.

 

1° dato) La certezza di poter gestire i campi del comune per tutta la durata dell’ammortamento del mutuo ed anche questo è stato fatto. Giusta delibera del consiglio comunale 8 nov. 2000 (Affissa in bacheca).

 

2° dato) Che il circolo stando cosi gli introiti, (quota sociale con circa 200 soci, nolo campi, scuola Sat, stipendi ai custodi e maestri tennis, spese di manutenzione, luce, gas, acqua, ecc.) riesca a pagare i 40 milioni circa l’anno che il mutuo richiede ed anche questo è storia certa, perché dal confronto degli ultimi tre bilanci consuntivi 1998,1999,2000  il circolo tennis ha un attivo annuale provato di circa 50 milioni l’anno.

 

 Il progetto ed il piano economico cosi come ho riferito seppur molto sinteticamente questa sera, sono stati portati e spiegati dettagliatamente dal sottoscritto all’assemblea generale del 20 marzo del 2000 e  fu approvata a maggioranza.

 

Concludo rispondendo ad una  possibile domanda. 

 

Perché ad aprile il consiglio si è dimesso?

 

La risposta è molto semplice, i lavori sarebbero dovuti iniziare ad ottobre 2001 alla fine del tradizionale torneo sociale, ma nello stesso mese cadevano le votazioni per il rinnovo del consiglio, e questo sarebbe stato non auspicabile, perché questi lavori come tutti i lavori possono portare qualche imprevisto, quindi era giusto che la cosa fosse gestita dalle stesse persone senza cambiare dirigenza a metà dell’opera e da quì la decisione condivisa delle dimissioni, far rivotare e consentire al nuovo consiglio di seguire i lavori con calma dall’inizio alla fine, senza soluzione di continuità.

 

 

                        Antonio Fantini