DANNI DERIVANTI DAL FUMO DI TABACCO

 

Premessa

 

I fumatori dichiarano di essere consapevoli del fatto che il fumo danneggia gravemente la salute, ma entrando maggiormente nel dettaglio con domande specifiche, si ottengono risposte evasive, superficiali ed incomplete. La maggior parte dei fumatori, soprattutto  tra i giovanissimi, ignora i motivi per cui è meglio astenersi  da questo vizio primitivo.

Gli appunti che seguono, in forma sintetica e diretta, hanno come scopo la comprensione immediata e la conoscenza del perché il fumo danneggia lentamente ma inesorabilmente la salute accorciando di alcuni anni la durata della vita.

 

La storia

 

800 a. C.

In America alcuni indiani nell’Ohio, tra l’800 ed il 100 a.C. coltivano insieme a zucche e mais, il tabacco, che fumano utilizzando un cannello di pietra.

 

12 Ottobre 1492

Cristoforo Colombo racconta nel suo diario che giunto in prossimità dell’isola, che poi ribattezzerà S. Salvador, incontra uomini che trasportavano foglie di tabacco. Successivamente sbarcando a Cuba, incontra uomini e donne che tenevano fra le dita “tizzoni di erbe accesi per inalazioni”.

 

1559

Il medico naturalista Hernandez de Toledo, riporta in Spagna dopo un viaggio in Messico alcune piante di tabacco che poi pone a coltura nei giardini reali.

 

1560

Jean Nicot (da cui nasce il termine nicotina)  di Nimes, trovandosi a Lisbona in qualità di ambasciatore, invia in Francia prima ed a Caterina dei Medici poi, foglie di tabacco.

 

1561

Il tabacco arriva in Italia. Il cardinale Prospero di Santa Croce, nunzio del Papa, al suo ritorno da Lisbona porta con sé in Vaticano alcuni semi di tabacco che verranno coltivati nei giardini del papato.

 

1575

In Europa, e precisamente in Gran Bretagna, il primo strumento da fumo è una pipa d’argilla .

 

1635

In Francia iniziano i primi commerci legali di tabacco.

 

1774

Lo stato della Virginia (USA) esporta 40 milioni di libbre di tabacco verso l’Europa.

 

 

1809

Il chimico Vaquelin scopre nel tabacco un principio basico azotato dal sapore acre, la nicotina. Successivamente Posselt e Reimann isoleranno l’alcaloide che si dimostrerà essere un potente veleno.

 

1825

Arriva in Spagna dal Brasile la sigaretta e si diffonde in tutta Europa.

 

1993

In Inghilterra, Veronica Bland, 36 anni impiegata di Stockport, ottiene un risarcimento in denaro, per i danni derivanti dal fumo passivo subito durante il lavoro.

 

1997

Negli USA vengono spesi 89 miliardi di dollari per cure mediche per danni imputabili al fumo.

 

1999

In Francia, il tribunale di Montargis considera ammissibile la causa intentata dalla famiglia di un defunto per tumore.

 

14 luglio 2000

Negli Usa, cinque case produttrici di sigarette vengono condannate a pagare 144miliardi di dollari da un tribunale di Miami (Florida) ad un gruppo di fumatori per danni alla salute derivanti dal fumo. E’ il più alto rimborso mai quantificato al mondo.

 

Ottobre 2000

In Italia viene accolta per la prima volta un ‘istanza contro l’Ente Tabacchi per un uomo morto di cancro nel 1991 a causa del fumo.

 

Le componenti principali.

 

  1. NICOTINA.
  2. MONOSSIDO DI CARBONIO. (CO)
  3. SOSTANZE IRRITANTI,OSSIDANTI E RADICALI LIBERI.
  4. CANCEROGENI.

 

Che cos’è la nicotina?

La nicotina è una delle 4000 sostanze chimiche trovate nel fumo di tabacco ed è un agente che influenza fortemente il cervello. E’ riconosciuta come una delle droghe che da maggior assuefazione. Si presenta come un liquido incolore che diventa marrone quando brucia. Si assorbe attraverso la pelle e la mucosa della bocca, principalmente attraverso i polmoni e può raggiungere il cervello in circa dieci secondi.

 

 

 

La nicotina dà dipendenza?

La nicotina dà dipendenza, perciò i fumatori consumano con frequenza il tabacco, perché ne sono dipendenti. L’assuefazione si caratterizza per la ricerca ed uso compulsivo del tabacco, nonostante la maggior parte di essi, sia consapevole dei danni che ne derivano. Molti fumatori esprimono il desiderio di smettere o di ridurre drasticamente l’uso del tabacco, ma nello stesso tempo sostengono di non farcela da soli. Studi recenti hanno dimostrato come la nicotina agisce sul cervello regalando una certa sensazione di piacere. In pratica la nicotina aumenta i livelli di dopamina nei circuiti celebrali, conosciuti come le vie della gratificazione. Purtroppo gli effetti acuti della nicotina svaniscono in pochi secondi provocando nel fumatore la necessità di fumare di nuovo  allo scopo di mantenere gli effetti piacevoli ed evitare la sindrome o malessere da astinenza.

 

Quali sono gli effetti dell’uso del tabacco?

Secondo uno studio NIDA (National Institute On Drug Abuse) il tabagismo è una delle principali cause di mortalità negli USA. Più dell’alcol, della cocaina, eroina, omicidi, suicidi, incidenti ed Aids. Economicamente è responsabile del 7% circa dei costi totali della salute pubblica.

 

Che cosa accade quanto si usa la nicotina per lunghi periodi di tempo?

L’esposizione cronica alla nicotina dà assuefazione e recenti studi hanno documentato radicali cambiamenti comportamentali e neurologici. Infatti il 90% dei fumatori che tenta di smettere fallisce dopo una settimana. Anzi, richiede sempre una maggior quantità di nicotina per riprodurre la stimolazione iniziale, soprattutto al mattino. Durante la notte la nicotina viene metabolizzata in poco tempo ed al mattino bisogna ripristina le quantità abituali nell’organismo, pena irritabilità, deficit cognitivi, disturbi dell’attenzione, aumento dell’appetito e craving. (Desiderio irrefrenabile di nicotina.)

 

Quali sono le conseguenze mediche dell’uso della nicotina?

Sono la causa di quasi tutti i tipi di cancro. L’uso delle sigarette è alla base del 90% dei casi di cancro al polmone. L’abitudine al fumo è causa di bronchite cronica ed enfisema. Peggiora i sintomi dell’asma, sia negli adulti e nei bambini. Il tabagismo viene associato anche al cancro della bocca, della faringe, della laringe, dell’esofago, dello stomaco, del pancreas, dei reni e della vescica. La totalità delle morti causate dal cancro è il doppio dei non fumatori, mentre è il quadruplo nei forti fumatori. Negli anni quaranta alcuni studiosi americani dimostrarono una stretta relazione tra il fumo e le malattie cardiache. Si è portati a considerare il fumo come causa diretta di problematiche mediche e malattie in genere. Il fumo diffuso nell’ambiente è fonte importante di agenti inquinanti, soprattutto nei luoghi chiusi aumentando le malattie asmatiche nei bambini.

 

Quali sono i rischi in gravidanza per l’uso del tabacco?

Nelle donne incinte il fumo interferisce con l’assorbimento dell’ossigeno da parte del feto. La nicotina attraversa la placenta si concentra nel feto in quantità superiori del 15% che nella madre. Inoltre, il monossido di carbonio, inibisce la liberazione dell’ossigeno verso i tessuti embrionali, causando ritardo di crescita dei feti e dei bambini.

 

Ci sono differenze tra sessi per l’uso del tabacco?

Alcuni studi hanno dimostrato che vi è differenza nel comportamento tra uomini e donne nei confronti del fumo. Le donne in genere fumano meno sigarette al giorno, tendono a fumare sigarette con meno quantità di nicotina e non aspirano profondamente come gli uomini. Le donne sono influenzate maggiormente da fattori  sensoriali e sociali. Negli ultimi anni negli Stati Uniti si è registrato un calo del numero di fumatori tra gli uomini, ma un notevole incremento tra le donne. Il fumo influisce negativamente sull’apparato riproduttivo, sia maschile che femminile. Nell’uomo è causa di disfunzione erettile e nella donna provoca menopause precoci di circa due anni rispetto alle non fumatrici. Nell’uomo aumenta il rischio di infertilità e nella donna aborti spontanei o  neonati sottopeso. La donna che fuma durante la gravidanza può causare un ritardo nella crescita mentale, oltre che polmonare, del bambino.

 

MONOSSIDO DI CARBONIO (CO)

 

 

Che cos’è il monossido di carbonio (CO)?

 

Il monossido di carbonio è lo stesso gas velenoso che si riscontra nei gas di scarico delle automobili. Dal fumo di sigaretta durante la combustione del tabacco e della carta, mediamente se ne liberano circa 20mg e non viene trattenuto dai filtri.  Il CO è una sostanza estremamente tossica per le fibre muscolari, e soprattutto per quelle cardiache.

Si combina con l’emoglobina formando la carbossiemoglobina. L’emoglobina rimasta libera   risulta essere insufficiente per il trasporto di ossigeno, da qui deriva  che le cellule dei vari tessuti soffrono per mancanza di ossigeno.

Nei pazienti con insufficienza respiratoria, cardiopatici ed infartuati, la salute viene ulteriormente compromessa.

 

Negli atleti vi è uno scadimento delle loro performance perchè  l’ossigeno che arriva a livello muscolare è inferiore alle  necessità richieste dallo sforzo fisico in atto.

 

SOSTANZE IRRITANTI E RADICALI LIBERI

 

Che cos’ è un radicale libero?

Un radicale libero è una specie chimica che contiene uno o più elettrodi spaiati, cioè un elettrone che occupa da solo un orbitale molecolare o atomico.

Questa disposizione rende l’atomo o la molecola molto instabili per cui la reattività chimica dei radicali è molto elevata.

 

Queste sostanze sono presenti nel fumo di sigarette sia sotto forma di polveri (fenoli, acidi organici, aldeidi, ecc.) o di gas (formaldeidi, biossido di azoto, acetone, ecc.) e provocano irritazione delle mucose respiratorie e congiuntivali.

Nel gruppo delle sostanze irritanti vanno inclusi anche gli ossidanti ed i radicali liberi,  che contribuiscono all’invecchiamento precoce della  mucosa bronchiale ed in grado di accelerare il lento passaggio dalla bronchite all’enfisema polmonare.

Le sostanze irritanti hanno un’azione tossica sulle alte e basse vie respiratorie in quanto alterano uno dei principali meccanismi della difesa della mucosa bronchiale.

Queste sostanze agiscono fino alla paralisi delle ciglia vibratili. Il muco ristagna ed intrappola le sostanze tossiche e cancerogene con possibilità di infezioni da parte di virus e batteri. Il percorso sarebbe: bronchite acuta-bronchite cronica-enfisema polmonare.

 

 

 

I CANCEROGENI

 

E’ accertata, senza ombra di dubbio, la relazione causale tra fumo di tabacco ed alcuni tumori.

In particolare il cancro può colpire vari organi: polmoni, bocca, faringe, esofago, vescica, fegato e cervice uterina.

Le sostanze cancerogene si dividono in due categorie:

  1. gli INIZIATORI o CARCINOGENI: gli idrocarburi come il benzene ed il benzopirene (cancerogeni per il polmone e la pelle). Il 4-amino-bifenile (cancerogeno per la vescica) e l’acrinonitrile. (Cancerogeno per il fegato).
  2. i PROMOTORI o CO-CARCINOGENI (mitrosamine, nickel,  radicali liberi), presenti non solo nel fumo ma anche nell’ambiente esterno come il radon e l’asbesto.

 

Particolare attenzione va posta su una sostanza radioattiva, il Polonio 210, presente nelle foglie di tabacco, il quale diventa sostanza volatile alla temperatura di una sigaretta accesa.

 

Il Polonio 210 è una sostanza radioattiva alfa di derivazione Radom e Uranio.

Il pericolo da radiazioni alfa da Polonio 210 è dovuta al fatto che questa sostanza diventa volatile alla temperatura di una sigaretta accesa e si attacca con forza alla superficie delle particelle di fumo che poi si depositano nell’albero bronchiale.

Le radiazioni alfa emesse dalle particelle che emettono il polonio penetrano nelle cellule bronchiali alterando il DNA del nucleo cellulare favorendo il cancro.

 

 

NO SMOKE FREE ZONE

 

Finalmente il divieto di fumo si va estendendo anche in Italia. Dai locali pubblici alle spiagge. I danni derivanti dall’abbandono dei mozziconi sono enormi. Per la degradazione di una cicca di sigaretta occorrono circa 10 anni. Secondo uno studio dell’ Enea, solo a Roma vengono buttate a terra mezzo milione di mozziconi al giorno, che producono 1.500 tonnellate di catrame ogni anno. Ad aggravare questo aspetto è che le cicche  finiscono disgraziatamente nelle reti idriche con inesorabile inquinamento dell’acqua potabile.

Il primo comune che ha introdotto il divieto di abbandonare mozziconi in spiaggia è Bibione con i suoi 9 chilometri di spiaggia, seguito da Lignano Sabbiadoro.

E’ stato calcolato che lungo la costa di Bibione, vista anche l’altissima percentuale di turisti, prima del divieto, si contavano 25 milioni di mozziconi da smaltire durante l’estate. Le cicche rappresentavano il 27% dei rifiuti sulle spiagge: non fumare significa anche ridurre i costi e i problemi di smaltimento dei rifiuti. In alcune spiagge della Costa Azzurra le spiagge “no smoking” sono in crescita costante. A Nizza e Cannes le amministrazioni comunali hanno adottato misure repressive durissime, per contrastare il fenomeno dell’abbandono delle cicche sulla sabbia, si multano i bagnanti maleducati. In Italia l’esempio più clamoroso riguarda il comune di Pollica, in Campania, dove le multe per chi abbandona cicche in spiaggia sono arrivate a quasi 1000 euro. ( fonte de il Messaggero del 1° luglio 2014). Risultato: il mare di Pollica è tra i più puliti del sud Italia.

 

 

IL FUMO IN ITALIA

 

Secondo alcuni dati statistici divulgati dall’ANSA e pubblicanti anche da “il Messaggero” in data 25  luglio 2014, il numero delle donne fumatrici è in netto aumento nella popolazione, invece vi è un leggero decremento tra gli uomini.

Nel 2013 le donne fumatrici erano il 15,3 % della popolazione complessiva, mentre gli uomini rappresentavano il 26,2%.

Nel 2014  le donne fumatrici sono passate al 18,9%. Gli uomini hanno fatto registrare un leggero decremento pari al 25,4%.

Il totale complessivo dei fumatori è aumentato in un anno del 3%. E come se questo non bastasse, l’età in cui si fuma la prima sigaretta si è abbassata ulteriormente, si calcola che mediamente si aggiri intorno ai 17,8 anni. Complessivamente vi è una media di 13 sigarette al giorno fumate!

 

IL FUMO PROVOCA IL CANCRO

 

Per la prima volta in Italia un tribunale (Milano) ha condannato una nota azienda internazionale di tabacco, la British American Tobacco, a risarcire con un milione di euro i familiari di un tabagista defunto per cancro. Nelle motivazioni della sentenza si legge: “ a seguito della neoplasia polmonare asseritamente riconducibile al consistente consumo di sigarette fin dall’età di 15 anni”. In sostanza il fumo ha ucciso prematuramente A.S. di Milano senza essere stato avvertito adeguatamente dei rischi che correva. Il perno della sentenza sarebbe questo:  solo dal 1991 vi è l’obbligo per legge di scrivere sul pacchetto di sigarette i rischi che si corrono fumando. Prima di quella data la casa produttrice di sigarette doveva avvertire  il soggetto  dei rischi che correva. Non lo ha fatto? Quindi deve pagare un milione di euro di risarcimento alla famiglia. Bisognava informare della dipendenza che la nicotina induce nei fumatori.

 

FUMO E SPORT

 

Per le ragioni che abbiamo esposto, il fumo non consente il raggiungimento delle migliori prestazioni sportive nell’atleta agonista. Infatti, limita fortemente l’assunzione delle massime quantità di ossigeno da parte dell’organismo, quantità necessaria per l’ottenimento  dei migliori risultati. Il fumo incide particolarmente in negativo dove  è necessaria una forte componente aerobica. Ad esempio, negli sport di resistenza, corsa, nuoto, sci di fondo. Negli sport cosiddetti misti, anaerobici-aerobici, come il calcio, tennis, pallacanestro, rugby.

Incide in maniera limitata sulle prestazioni anaerobiche alattacide: lancio del peso, del giavellotto, salto in alto, salto in lungo, ecc.

 

LA SIGARETTA DIVENTA DOPING

 

Dopo i divieti di fumare a bordo campo, (vedi calcio, atletica), l’Agenzia Mondiale Antidoping inserirà la nicotina nella lista delle sostanze proibite. La Wada (Word-Anti-Doping-Agency), sta valutando di mettere al bando il tabacco durante il periodo delle competizioni. La decisione verrebbe presa dopo la conclusione di uno studio dell’agenzia antidoping svizzera, secondo la quale in alcuni atleti sta prendendo piede l’assunzione della nicotina per le sue proprietà stimolanti. (Il Corriere dello sport del 2 aprile 2014). Sembrerebbe che almeno il 50% dei giocatori di hockey svedesi e svizzeri, consuma abitualmente lo “snus”,  che sarebbe una polvere di tabacco umida da masticare. La nicotina avendo effetti stimolanti come la cocaina, l’anfetamina, la caffeina, esaltano l’umore e l’eccitazione, rendendo l’atleta più aggressivo  e determinato.

 

SE SMETTI DI FUMARE

 

Dopo 20 minuti la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e la temperatura del corpo tornano alla normalità. Inizia lo smaltimento della nicotina.

 

Dopo 24 ore i livelli di monossido di carbonio tendono a tornale alla normalità. La circolazione sanguigna migliora.

 

Dopo una settimana si riacquista pienamente il gusto, migliora l’alito e la pelle riacquista il colorito rosa.

 

Dopo 4 settimane si abbassa notevolmente il rischio di infezioni alle vie aere.

 

Dopo 6 settimane la tosse si riduce o scompare, respirare diventa più facile.

 

Dopo 3 mesi migliora la capacità di resistenza alla fatica.

 

Dopo 10 mesi, se fumavi 10 sigarette al giorno, al prezzo di 25 cent. l’una,  avrai conseguito un risparmio 750 € .

 

Dopo un anno il rischio di malattie ischemiche si riduce del 50% rispetto a quanto eri un fumatore.

 

Dopo 5 anni il rischio di cancro della gola, dell’esofago e della vescica si riduce del 50%.

 

Dopo 10 anni il rischio di ictus e di tumore al polmone diventa lo stesso di una persona che non ha mai fumato.

 

 

ULTIME NOTIZIE (30 maggio 2014)

 

Più tasse meno morti – L'Organizzazione mondiale della sanità ha esortato tutti i Paesi ad aumentare le tasse sul tabacco per incoraggiare i fumatori a smettere e per impedire ad altre persone di diventare dipendenti da tabacco. Secondo l'Oms, con un aumento delle tasse sul tabacco del 50%, il numero di fumatori diminuirebbe di 49 milioni entro i prossimi tre anni salvando 11 milioni di vite nel mondo.



I calcoli dell'Oms - Per Margaret Chan, direttrice generale dell'Oms, "aumentare le tasse sul tabacco è il modo più efficace per ridurne il consumo e salvare vite umane". L'aumento dei prezzi del tabacco risulta particolarmente efficace per dissuadere i giovani dal cominciare a fumare. L'Oms ha calcolato che se tutti i paesi aumentassero le tasse sul tabacco del 50% per ogni confezione, i governi guadagnerebbero 101 miliardi di dollari di fatturato globale supplementare. L'Oms ricorda che il consumo di tabacco è la principale causa di morte evitabile al mondo. Il tabacco uccide quasi 6 milioni di persone ogni anno, tra i quali 600mila fumatori passivi.

In Italia, Veneto virtuoso - Secondo i dati del sistema di sorveglianza nazionale (Passi) 2013 il Veneto, con 773 mila fumatori, è la regione italiana con la concentrazione più bassa di amanti della sigaretta (23,4%), rispetto alla media nazionale del 27,2% e registra nel contemporaneamente un rilevante abbassamento dei fumatori nella fascia 18-24 anni che è passata dal 32% del 2007 al 29% del 2013.

E-cig – Per l’OMS (organizzazione mondiale della sanità) la sigaretta elettronica rappresenta un grave pericolo per gli adolescenti. Va assolutamente vietata ai minorenni e negli spazi chiusi a tutti. E’ in estrema sintesi il senso del rapporto elaborato dalla stessa organizzazione in previsione della Conferenza dei Paesi che fanno parte della Convenzione Quadro contro il tabacco che si terrà a Mosca dal 13 al 18 ottobre. L’agenzia inoltre è contraria all’uso degli aromi che ricordano frutta, caramelle e bibite varie.

 

Bibliografia: Renzo Paradisi, Riccardo Conti, Simona Cipriani, Chiara Felici, Alessandro Rossi, Cinzia Pennetta. università di Perugia e Farmacia Cortonese di Perugia. Quotidiani Nazionali: Il Messaggero, il Centro, Il Corriere dello Sport.